I ricordi più indelebili sono sempre legati a una sensazione, a un “mood”, a un periodo felice e spensierato della vita, come quello che, in genere, coincide con l’estate. La spiaggia, il mare, gli amori estivi, le canzoni tormentone, e un gusto particolare: quello di uno dei gelati più amati, l’intramontabile “Cornetto”, (quasi) sempre al fianco del leitmotiv “Cuore di Panna”, che va ben oltre il payoff.
Riprendiamo così uno dei tormentoni non solo estivi, ma anche del mondo ADV, più conosciuti, attraverso la comunicazione di un prodotto che è stato il battesimo di fuoco per il brand Algida. E se il tempo passa, certi dettami restano, come quelli della comunicazione pubblicitaria legata al Cornetto: vediamoli insieme, in un carosello di advertising, tra video e cartaceo, che da oltre 30 anni fa sciogliere il cuore (e le papille) di milioni di consumatori.
La storia del Cornetto, in pochi passi
Spica, gelateria di Napoli, brevetta questo particolare formato di gelato, alla fine degli anni ‘50. Il brevetto viene poi acquisito dalla multinazionale Unilever, viste le scarse vendite dell’azienda partenopea, e viene accompagnato da un vero e proprio bombardamento pubblicitario, tra affissioni, cartellonistica – datati inizi anni ‘70 – e, un po’ più in là, da spot video divenuti iconici.
Il payoff
“Cuore di panna”. Un payoff di prodotto azzeccatissimo che è stato in grado di puntare al “cuore” dei consumatori: “cuore” come sostantivo che riecheggia amori estivi fugaci quanto un gelato lasciato al sole, e “panna” l’ingrediente principale, morbido e candido. Scioglievolezza, e chiara descrizione del prodotto in un’espressione divenuta idiomatica, uno status quo del mondo dell’advertising riconosciuto come grande non solo dai pubblicitari ma, soprattutto, dai consumatori.
Il sequel video
Gli anni ‘80 e Algida: un binomio che è andato oltre la pubblicità. L’estate aveva ufficialmente inizio quando in TV compariva lo spot del Cornetto, in tutte le sue versioni: quella anni ’80, romantica e adolescenziale; fino agli anni ’90, con la variante, sempre sulla falsariga amorosa, del 1993, e quella precedente, datata 1991, dove lo storyboard non ci racconta più dei due giovani che si ritrovano in spiaggia, dopo un anno di attese, ma ritrae una serie di situazioni quotidiane, estive, in cui si susseguono adulti, lavoratori, bambini e ragazzi, tutti accomunati dal colpo di fulmine, e dalla grande passione per il “Cuore di Panna”, protagonista all’unisono dei jingle che cambiano composizione, ma il cui punto focale resta sempre invariato.
Il mood
Cornetto Algida ha trovato la sua massima espressione nella televisione: l’unione degli elementi musicali, visivi, dello storytelling – quello vero – hanno dato vita a una miriade di spot il cui mood è stato, ed è tuttora, di facile immedesimazione. Situazioni quotidiane, desiderate, che sono state e che sono parte della vita di ognuno di noi, con un taglio e un focus particolare sul mondo adolescenziale e under 25. Una simbiosi tra ricordi e gusto che ha alimentato la storia dell’ADV coadiuvando sicuramente il successo di un prodotto che, altrimenti, sarebbe stato soffocato dal mare magnum (e qui il gioco di parole è voluto) dei mille altri gelati concorrenti, di questo e di altri brand, nazionali e non.
E oggi?
“Cosa resterà di questi anni ‘80” – e non solo -, parafrasando Raf? Cornetto Algida oggi ha rivoluzionato non solo la sua product proposal, aumentando la gamma di gusti, ma ha anche adattato la sua comunicazione alla contemporaneità: infatti, la nuova versione dello spot, uscita lo scorso aprile, vede sì lo storico tema del corteggiamento, con le musiche di J-Ax e Fedez ma, caso quasi unico nella storia del prodotto, sempre riconducibile agli anni 2000, il payoff – ormai veterano – è stato sostituito da un nuovo slogan: “falla semplice”.
I tempi cambiano, ma i ricordi restano indelebili: Cornetto Algida, con la sua storia, ha accompagnato quella di tutti noi, e siamo certi che continuerà a farlo, con o senza Cuore di Panna.