Nel mondo dell’ADV, la moda, il fashion, e il suo vastissimo sottobosco delle fragranze, sanno essere una fucina di spunti: coreografici, controversi, accattivanti, con campagne che portano la firma, gli scatti e i cut dei migliori fotografi e videomaker del mondo.
Addentriamoci, quindi, in un piccolo grande viaggio all’interno delle migliori campagne delle maison couturières e dei loro profumi.
Marc Jacobs: Instagram, quando ancora non c’era
Il designer Marc Jacobs ha creato, con il fotografo Juergen Teller, una campagna ADV fatta di semplici scatti dall’estetica – oggi – molto identificabile, filtrata e davvero poco patinata: una campagna che sembra parlare di Instagram, oggi, e dei suoi filters. Il tutto però, avvenuto nel 2002, ben 8 anni prima del grande avvento del social network che alla moda, e alle sue celeb, ha dato una spinta clamorosa.
Soggetto dell’advertising è la fragranza Daisy by Marc Jacobs, e il volto protagonista, forse il più iconico, è quello della regista Sofia Coppola, tra bagni in piscina e candide lenzuola.
Chanel: i mini blockbuster per la fragranza storica della maison
La maison Chanel, per la mitica fragranza Nº 5, utilizza, storicamente, invece, una tecnica completamente opposta a quella di Jacobs, con campagne ADV caratterizzate da mini blockbuster, veri e propri cortometraggi che hanno iniziato a essere prodotti negli anni ’70, quando Ridley Scott ha diretto l’allora volto della fragranza, Catherine Deneuve, passando per Alain Delon, indimenticabile protagonista a bordo piscina per l’Eau Savage.
Memorabile, infine, lo spot datato 2004, dove il binomio con Nicole Kidman-Baz Luhrmann (regista di Moulin Rouge) ha dato vita a un corto di tre minuti costato ben 102 milioni di dollari.
Calvin Klein: ADV, androginia e scalpore
Calvin Klein è da sempre amante della controversia per quanto riguarda la sua comunicazione: a partire dal 1981, quando la sedicenne Brooke Shields ha confessato al mondo che “non c’era niente tra lei e i suoi Calvin’s” (ovvero, i suoi jeans).
Quel concetto di barely legal ritorna preponderante nelle campagne advertising, fotografiche, e contrastanti nel loro bianco e nero elegante e quasi bon ton, prima per CK One (1991), e poi per Obsession, la fragranza lanciata nel 1993 con una giovanissima Kate Moss, testimonial androgina, in grado di personificare uno dei mood fotografici, nel mondo della pubblicità fashion, tra i più persistenti.
Yves Saint-Laurent si mette a nudo
Lo dice il nome stesso della fragranza: “pour homme”. E Yves Saint-Laurent, fashionista e mitico stilista, nel 1971, decise di promuovere il profumo posando per il famoso fotografo Jeanloup Sieff completamente nudo.Una scelta che oggi non farebbe battere ciglio al più puritano degli osservatori ma che, a quel tempo, suscitò molto scalpore. Una fotografia elegante, pulita e sobria, dove la nudità in posa statuaria del designer ha dato origine a una serie di sequel contemporanei: nel 2001, il nuovo direttore creativo di YSL, Tom Ford, ha replicato questo annuncio iconico per la nuova fragranza M7 con il modello Sam de Cubber ripreso, completamente nudo, in posizione frontale. Un omaggio, ancora più ardito.
Scalpore, bellezza, idee: la linfa dell’ADV della moda, e del mondo delle fragranze, sa raccontare, ispirare, farsi ricordare, senza cambiare mai – nel corso dei decenni – la sua impronta.