Il caldo si fa sentire. Il meteo parla di acquazzoni e temporali, ma in cielo – fortunatamente – ancora non si vede una nuvola. E, preparando gli ultimi post del blog prima delle ferie di agosto, il pensiero non può non correre a lui: il gelato, protagonista indiscusso del mondo ADV e del solleone.
Poche settimane fa abbiamo parlato di un player fondamentale nel mondo della comunicazione, ma oggi è il turno del competitor per eccellenza: Sammontana, un brand cresciuto tra italianità ed estate, facendo di questi due elementi il tratto distintivo della sua comunicazione, per tre generazioni.
La nascita
Sammontana è un sogno che nasce dalle macerie del dopoguerra: mentre l’Italia ancora si riprendeva dai bombardamenti, Renzo Bagnoli, giovane gelataio toscano, decide di aprire un negozio, una latteria, dove il fiore all’occhiello è il gelato servito in un barattolo di latta, fatto con il latte fresco di una fattoria situata alle porte della città: Sammontana. E questa piccola attività, destinata a diventare grande brand, muovendo i suoi primi passi, era già fortemente consapevole di come essere legati al territorio, per storia e provenienza, fosse una reale conditio sine qua non potentissima e caratterizzante.
Il logo: è storia
Nel 1964 il bisogno di un logo si fa forte per caratterizzarsi nel crescente mercato del boom del dopoguerra: Bagnoli decide di usare l’immagine di un corsaro. Il payoff? Un tesoro di gelato.
Da lì, però, le cose cambieranno: è il 1967, quando arriva il famosissimo cono stilizzato e umanizzato, dall’espressione golosa. Nemmeno Milton Glaser, lo storico grafico statunitense, toccherà questa immagine, durante il percorso di rebranding del 1981. Perché il cono, anche a detta di questa icona del marketing mondiale, era (ed è) simbolo di italianità, di vacanze, di tradizione e nuovi costumi. Il simbolo di un marchio e della rinascita di un paese.
Il rebranding nel segno della discrezione
Nel 2015 l’azienda ha avviato una nuova fase del proprio processo di rinnovamento presentando il restyling del marchio: il simbolo del “cono che si lecca i baffi” viene rivisto, ma con gentile parsimonia: viene, infatti, semplicemente centrato, i colori intensificati. Un’azione che mantiene intatti i valori del brand che, modernizzandosi, mantiene il payoff “Gelati all’Italiana” come corona a semicerchio tipica del marchio.
Lo sguardo all’ADV
“Gelati all’italiana” o “estate italiana”? Queste sono le due proposizioni del brand sul mercato, quando si parla di ADV. Una serie di campagne pubblicitarie che hanno sempre avuto come core la differenziazione dei prodotti, quasi come se, ogni estate, il marchio non volesse puntare sul “solito cono”, ma sulla varietà di gusti e di formati che il brand sapeva e sa garantire.
Ed è dall’inizio degli anni 2000 che il brand empolese ha reso indimenticabili i suoi spot: dal barattolino, con un tenero storytelling familiare, alla Coppa Oro, che da protagonista delle spiagge si spoglia del motivo estivo per diventare un gelato per tutte le stagioni, fino al Cono 5 Stelle, re dell’estate italiana, tra colpi di rap e immaginario adolescenziale.
2014
C’è chi l’ha amato, chi l’ha odiato, e chi ha messo in scena infinite parodie: è l’anno dello spot del cono Cinque Stelle rappato da Mecna: le parole sono protagoniste, con uno sguardo ai giovani. I testi si accompagnano a una carrellata di immagini stile videoclip, un po’ una guerra a colpi di rime con gli interpreti dell’altro cono da sempre competitor.
2018
Di nuovo un’estate 5 stelle, sempre giocata sull’appartenenza al belpaese e a tutti i leitmotiv che, dal 1960 a oggi, fanno parte dell’immaginario estivo e del brand: il 2018 parte con un clip – realizzato da H Films, con la direzione creativa di Auge e un media planning curato da Wavemaker – nei formati 45”, 30”, 15” e 10”, in onda a partire dal 27 maggio. La musica è di nuovo protagonista: infatti, parte del piano di comunicazione – oltre alla campagna social – è stata la campagna Spotify e la versione Karaoke!
Il soggetto dello spot non è più rap, e lascia spazio all’ondata hipster, divertente e giocosa: autotune, certo, e un copy – divenuto testo del brano – che ripercorre i must della spiaggia e dell’estate, dai più grandi – la nonna che chiama per pranzo, un padre che gonfia il materassino – fino a chi non si sente propriamente un fusto da spiaggia.
Fino al payoff che si apre, che condivide, inclusivo e rassicurante: “la mia, la tua estate italiana”, contro il vecchio “la mia estate italiana”.
Anno dopo anno, format dopo format, restyling dopo restyling, il Gelato Italiano per eccellenza sta percorrendo, come tutti i grandi brand, la storia dell’ADV. E per farlo, ha scelto di spostare il core dal brand a un prodotto di punta, sempre diverso, sempre distintivo, ma sempre coerente e sempre in linea con quello stile che caratterizza il marchio da oltre 60 anni.