Il Giugno 2007 il keynote di Apple stava per rivoluzionare… tutto.
È davvero impossibile cercare di capire cosa, in particolare, abbia cambiato l’introduzione dell’iPhone sul mercato.
La verità è che l’iPhone, che ci piaccia o meno, ha trasformato le nostre vite. Tweet
iPhone è stato il primo e senza di lui Samsung, Motorola, Nokia non avrebbero potuto essere quello che sono oggi. Social Network come Twitter e Facebook non avrebbero lo stesso successo che hanno oggi senza gli smartphone. Il nostro modo di socializzare, condividere, fotografare è cambiato per merito, o per colpa, dell’iPhone.
Anche il nostro lavoro è cambiato con l’introduzione di iPhone; in primo luogo perché il sistema non supportava Flash. All’epoca il nostro sito era in flash, così come quello di molti nostri clienti. C’è da ammettere che a volte il flash ci manca, ma ormai l’HTML5 riesce a sopperirne il “bisogno” con efficacia (per pura coincidenza si inizia a parlare di HTML5 proprio nel 2007/2008). Con l’avvento dell’iPhone sono seguiti anche gli altri e gli smartphone sono diventati “di massa”. E quindi nata l’esigenza di pensare al web in maniera diversa. Inizialmente cominciammo ad ideare versioni mobile per i nostri siti web. E poi arrivò l’iPad e i tablet e quindi pensare al mobile era già una cosa “vecchia”: dovevamo pensare a tutti i dispositivi, a tutti gli schermi. Adesso i siti che realizziamo sono concepiti per essere responsive. Pensare a diversi device non è solo una questione di pura programmazione. Dobbiamo sempre pensare “responsive” anche quando parliamo di Social Media Marketing e soprattutto di Online Advertising, gli investimenti nella pubblicità su Mobile sono cresciuti in maniera esponenziale.
Il nostro lavoro è cambiato totalmente e tutto questo perché Steve Jobs ha “inventato l’iPhone“. Senza dimenticare, come accennato prima, che non è solo una questione di lavoro, ma tutta la nostra vita è stata rivoluzionata da questo piccolo aggeggio.
È successo tutto molto in fretta. Pensare che l’iPhone ha appena sette anni mette le cose in prospettiva, non è vero?