Lo avevamo detto a gennaio: tra le previsioni 2018 relative al mondo digital, il video avrebbe goduto ancora di grandi momenti di gloria. E così è stato. Soprattutto per YouTube, il social-non-social, la piattaforma video più nota al mondo, la cui anima è popolata da youtubers, nuove stelle del web la cui base fan è attivissima e scatenata. Vi proponiamo, quindi, un viaggio in questo mondo e tra i suoi protagonisti.
Ma prima… un po’ di numeri
Per comprendere a pieno il fenomeno youtubers, è bene contestualizzare: innanzitutto, gli italiani amano YouTube, piattaforma che supera addirittura Facebook per numero di visite uniche giornaliere. Ma, YouTube, è una piattaforma non scevra da polemiche: è della metà di aprile 2018 la notizia secondo la quale qui sarebbero stati rubati i dati di minori under 13, al fine di profilare advertising in target con questa fascia di utenti. Perché sì, gli utenti di Youtube di età compresa tra i 12 e i 21 anni sono il 39%: non sarà una maggioranza assoluta, ma si tratta certamente di un numero cospicuo. E attivo.
Youtubers: gli esempi virtuosi
Bando alle polemiche, YouTube è una fucina di talenti. Sono tanti, giovani e meno giovani, che utilizzano questa piattaforma video per veicolare contenuti culturali e divulgativi facilmente assimilabili. In questo articolo di Freemedia viene stilata una vera e propria lista di youtubers che fanno tornare voglia di leggere, tra recensioni – in chiave più o meno ironica -, opinioni e scoperte. Chi ha attirato maggiormente la nostra attenzione? Sicuramente Julie Demar, che abbiamo conosciuto di persona: genovese come noi, tra cactus, book haul e partecipazione a festival e manifestazioni, è tra le voci più fresche e aggiornate sul mondo della letteratura. Ve la consigliamo con tutto il cuore!
Youtubers: quelli più amati in Italia
Ipantellas, Favij, Benji e Fede, ma anche CasaSurace: la comicità è virale. E sembra proprio questo il trend topic più ricercato del reame. Ma, se questi nomi ormai sono più che noti, tanto da oltrepassare la barriera di YouTube per approdare in TV come testimonial di pubblicità e parte di sit-com, la lista è ancora molto lunga, tra viaggi, vlogger – ovvero, chi usa il video come blog -, giochi e bellezza. Non potendo dilungarci troppo con i nomi, lasciamo la parola a Wired, che ha classificato i 10 migliori youtubers in Italia, ancora parzialmente sconosciuti ma assolutamente promettenti!
Youtubers: se non son matti non li vogliamo
Il trash è il loro pane quotidiano. Fake news, complottismo e alieni, cucina che fa accapponare la pelle, mash-up musicali mal riusciti. YouTube è così, un po’ Dr, Jekyll e un po’ Mr Hyde: se da un lato la bellezza vince, dall’altra troviamo una componente kitsch forte. E la lista dei peggiori Youtubers si fa lunga e lastricata di traguardi: non saremo noi a fare da giuria, ma lasceremo la parola a chi ne ha già parlato, con un mini survey degli articoli usciti sul web che danno spazio a questa categoria.
- Gli Squallidi di Youtube: un blog ad hoc per trovare il peggio del canale video più popoloso al mondo, con un focus particolare sulla politica e la scienza;
- un minuto e 13 di puro terrore: il partenopeo ThePio3D ci fa la lista, “un suo parere personale”, dei 5 peggiori youtuber per tipologia di video e riuscita delle loro riprese;
- un parere autorevole ce lo dà Radio Deejay, in questo articolo, dove viene esacerbato il peggio del peggio: per i 10 anni di YouTube, una reale classifica del peggio internazionale e nazionale, a partire dal discusso e alquanto iperbolico Andrea Dipré. Buona visione!
Un po’ Yin e un po’ Yiang, YouTube è un mondo tutto da scoprire: capace di popolare le nostre giornate con news, tips and tricks, aggiornamenti – dalla lettura, al running, alla cucina -, il suo punto saldo sono proprio i contenuti che generosi youtubers creano quotidianamente.
Ma una cosa va detta: scadere in giudizi facili, senza conoscere le situazioni di ogni singola persona che aspira a diventare parte di successo di questo universo, è davvero facile. Bullismo, flare, commenti senza identità che sono in grado di distruggere anche la più solida delle reputazioni, non sono ben accetti. Il saggio dice: YouTube è un canale da vivere, ma attraverso una netiquette responsabile e umana.