Google è un portento nel semplificare la vita, grazie alle sue app utili nell’organizzazione del tempo, delle attività – le famose task – e grazie anche a strumenti in grado di selezionare argomenti e notizie dai vari feed del web, non solo evitando di incappare nei depistaggi delle fake news (a proposito, hai letto il nostro articolo sul tema?) ma calibrando al meglio la tipologia del flusso informativo per una proposta di temi realmente in target con i nostri gusti, le nostre ricerche, le nostre necessità. E Google Discover è nato proprio per questo!
Google Discover: basta uno “swipe” per accedere!
Stanchi del solito feed? Google Discover lo sostituisce, anzi, apporta molto di più. Basta infatti fare “swipe” verso destra – nella schermata del tablet o dello smartphone con sistema operativo Android – dalla home di Google, e il gioco è fatto: si aprirà un feed personalizzabile, dove si potranno inserire gli interessi più in linea con noi, le nostre giornate, le nostre necessità. Infatti, i “tre pallini” presenti in alto, sulla destra, apriranno una funzione denominata “personalizza”: qui si potranno seguire tantissimi “argomenti” – ovvero i “topic” della versione anglosassone -, creando così una sorta di routine informativa che rappresenta un reale aiuto nella vita quotidiana.
Google Discover sembra fatto per la quotidianità:
Le nostre mattine sono davvero movimentate. Il tempo di un caffè e stiamo già aprendo le mail, controllando il tragitto da compiere, sbirciando alla task list delle cose da fare durante la giornata, cercando di ricordarci appuntamenti e riunioni. Google Discover viene in soccorso di ogni inguaribile persona multitasking: personalizzando l’app, infatti, possiamo scegliere di ottenere aggiornamenti in tempo reale sul meteo, sul livello di traffico, sulle news di politica, tech, economia, moda, il tutto tramite notifiche che arrivano da Google o dalle fonti autrici del contenuto, suddiviso in folder come “news”, “promemoria” o “tragitto giornaliero”. Mica male!
Google Discover e l’assistente virtuale:
Effettivamente, rimuginandoci un po’ su, viene da chiedersi per quale motivo Google abbia lanciato questa release nel 2018 in America, e solo nel 2019 in Italia , dal momento che Discover ha un funzionamento basato su feed, estremamente semplice e intuitivo.
Per farsi perdonare, però, Mr. G. ha collegato l’app all’assistente virtuale.
Infatti, Google Assistant – il grillo parlante di Google che, volendo, è persino in grado di prenotare un ristorante! – e scaricabile attraverso Google Home crea, interagendo con Discover, un’affidabile routine quotidiana: facendo “tap” su “aggiungi”, contraddistinto dal simbolo “+”, troverai il campo “il mio assistente…” e lì basterà aggiungere comando – un’azione, come la sveglia per esempio – e l’orario di esecuzione. Non solo: puoi aggiungere anche contenuti multimediali come musica. Perfetto, quindi, per riprodurre la tua playlist preferita!
Google Discover è conversazione umana:
Discover può ottimizzare i contenuti? E – soprattutto – questi contenuti che io scelgo, possono divenire utili anche agli altri, in un meccanismo di hub? A questo risponde la guida di Search Console: “Il ranking dei contenuti in Discover dipende da un algoritmo che gestisce ciò che secondo Google un determinato utente potrebbe ritenere più interessante. Il ranking dei contenuti considera la corrispondenza tra i contenuti di un articolo e un argomento di interesse indicato dall’utente, pertanto non ci sono metodi che consentono di migliorare il ranking delle tue pagine, se non quello di pubblicare contenuti che ritieni possano interessare agli utenti.”
Quindi, un funzionamento human-friendly che si basa sull’informazione utile e tracciabile, rispettando le normative di Google News, e che ci permetterà di essere utili agli altri utenti dell’app all’insegna di comportamenti che premiano la qualità e l’ottimizzazione, non solo delle nostre giornate, ma del mondo web, sempre più votato a contenuti che rispondano alle necessità e ai bisogni delle persone.