In principio fu Snapchat, poi il formato delle “storie” è sbarcato ovunque, anche su Facebook e Whatsapp, trovando la sua più fortunata collocazione su Instagram.
Le cosiddette Instagram Stories sono il contenuto più utilizzato della piattaforma: oltre 500 milioni di persone interagiscono con loro ogni giorno, parliamo dell’87% degli iscritti al social network.
Insomma, si tratta di una grande risorsa da sfruttare per i brand: secondo i dati di Hootsuite, il 58% degli utenti afferma di essersi interessato a un brand dopo aver visualizzato una “storia”, mentre il 50% ha effettuato un acquisto dopo aver visto un prodotto o un servizio nelle stories.
Ma cosa si intende esattamente per “storie”, e com’è possibile sfruttarle per il proprio brand?
Ve lo spieghiamo punto per punto!
Instagram Stories: caratteristiche e vantaggi
Le storie sono contenuti (testi, foto e video), generalmente arricchiti da musica, gif, adesivi, filtri, effetti speciali, etc, che hanno una durata massima di 15 secondi e rimangono visibili per solo 24 ore.
Il principale vantaggio di questo formato è che, come conferma lo stesso Instagram, le storie vengono visualizzate in media più volte rispetto ai post: non a caso, la sezione che raccoglie le stories dei profili che si seguono è la prima che l’utente vede in alto, sopra il proprio feed di notizie.
L’ordine con cui queste compaiono dipende in parte da quali sono i profili con cui si interagisce di più, in parte da quali sono le storie pubblicate più di recente. L’aspetto fondamentale è che le storie dei diversi profili si susseguono automaticamente, quindi puoi cominciare a guardare la storia di un utente specifico, finendo per visualizzare quelle di molti altri, in un flusso continuo che puoi interrompere solo chiudendo la schermata.
Anche la foto profilo segnala, mediante un cerchietto colorato, quando un profilo ha caricato una nuova storia, invogliando l’utente a cliccare per vederla: per questo motivo, le stories vengono spesso utilizzate per ricondividere un post, garantendogli una maggiore copertura.
La visibilità è garantita anche dal formato stesso delle storie, che vengono fruite in modo semplice e rapido: le puoi scorrere velocemente, quindi – a differenza dei post, per i quali si può rischiare l’effetto “spam” – non sarà controproducente pubblicarne diverse al giorno, rimanendo sempre nella mente dei tuoi follower senza risultare invasivo.
Le storie ti permettono di osare, sperimentare, fare qualcosa di più “grezzo” e immediato, che sarà quindi percepito come più autentico, senza tuttavia intaccare la qualità del tuo feed, che invece è tendenzialmente permanente (eliminare un post è sconsigliatissimo, per l’algoritmo) e quindi deve essere sempre coerente e ineccepibile. La natura spontanea e veloce delle storie si manifesta anche attraverso il loro formato verticale, a tutto schermo, che restituisce una sensazione di “qui e ora”, come se quello che vedi stesse accadendo esattamente in quel momento, anche se la storia è stata pubblicata ore prima.
Instagram Stories: come sfruttarle per il tuo brand
Le caratteristiche delle storie si legano, naturalmente, alle varie funzioni per le quali possono essere utilizzate dai brand.
La loro natura effimera gli permette di differenziarsi dai post, tanto che lo stesso Instagram le definisce come uno strumento che permette di “condividere tutti i momenti della tua giornata, non solo quelli che vuoi tenere nel profilo”, anche se è comunque possibile salvare le storie in un’apposita sezione (Storie in Evidenza).
L’aspetto effimero delle storie si presta bene a comunicare promozioni temporanee e offerte speciali, trasmettendo un senso di urgenza che ha alte probabilità di conversione, giocando sul concetto di “ora o mai più”: gli utenti sono spinti ad agire in fretta per non perdere un’occasione che gli viene concessa solo per un tempo limitato.
Anche l’azione di fare pubblicità a un altro profilo o di ricondividere le storie in cui ti taggano non risulta altrettanto invasiva, perché scorre velocemente insieme agli altri contenuti e ha una durata limitata. Il fatto di ricondividere le storie di chi ti tagga, nello specifico, ha svariati vantaggi: da un lato fidelizzare chi lo fa, facendolo sentire “ascoltato”, dall’altro spingere sempre più persone a farlo – pubblicizzando, quindi, il tuo profilo – nella speranza di venire ricondivisi, e infine fornire a tutti gli altri utenti una prova tangibile del fatto che il tuo brand è seguito e apprezzato.
Inoltre, la natura spontanea delle stories è l’ideale per mostrare il backstage della tua attività, senza preoccuparti di fare video e foto “perfetti” come quelli del feed: l’imperfezione non solo è tollerata, ma è incentivata dallo stesso formato delle storie, che punta sull’immediatezza e sull’autenticità.
Non dimenticare che le storie vengono presentate in sequenza: questo è un punto di forza nel momento in cui si voglia presentare, ad esempio, un tutorial, o qualunque altro contenuto che si avvale di diversi “step”.
Ricorda infine che le storie sono uno dei contenuti con cui è più semplice e divertente interagire: gli utenti possono rispondere per iscritto, ma anche rispondere a sondaggi e quiz con un semplice tap, o esprimere il loro livello di soddisfazione attraverso un emoji. Insomma, non bisogna sottovalutare il potenziale delle storie di Instagram per entrare in contatto con il proprio pubblico.
Vuoi sapere come utilizzare le storie per il tuo brand? Chiedi a noi!