Negli ultimi mesi, a forza di sentir parlare di Clubhouse, vi sarete chiesti cos’è e come funziona questa nuova app.
Per questo abbiamo deciso di parlarne sul nostro blog: continuate a leggere per saperne di più!
Clubhouse: cos’è?
Clubhouse è un social network basato interamente sulla voce: non troverete quindi foto, video, storie e tutto ciò che siete abituati a vedere su Instagram, Facebook e così via. Forse è proprio per questo che se ne parla tanto, oltre che per l’aura di esclusività che si è guadagnato permettendo l’accesso solo a utenti iOS, rigorosamente su invito.
Clubhouse: come funziona?
Clubhouse è organizzato per stanze tematiche, in cui poter entrare e uscire: gli argomenti di conversazione sono variegati, filtrabili secondo i propri interessi. Si può accedere solo alle stanze attive in quel momento, ma è possibile visionare una lista delle stanze che verranno aperte successivamente, nei vari orari del giorno.
Entrando in una stanza, l’effetto che si prova di primo acchito non è molto lontano dall’ascoltare un programma radio, con la fondamentale differenza che a parlare sono persone comuni, non speaker radiofonici, e che è possibile interagire con loro. La funzione dell’alzata di mano permette infatti di prendere la parola, previa approvazione di chi amministra la stanza. Considerato che in una singola stanza ci possono essere centinaia di utenti, il ruolo degli amministratori è fondamentale per far sì che nessuno si sovrapponga: l’effetto finale è assolutamente armonico, sicuramente meno caotico di certe videochiamate di gruppo…
In fondo, ad avere il permesso di parlare sono tendenzialmente poche persone per volta, mentre gli altri ascoltano e basta: sarà interessante vedere come verrà gestita la situazione quando il social si aprirà a un pubblico più ampio, che vorrà sicuramente prendere la parola.
Ad ogni modo, chiunque può aprire una stanza e scegliere chi può averne accesso: tutti gli utenti della piattaforma o un pubblico più ristretto, ad esempio i profili che segui e che ti seguono, o solo quelli che decidi di invitare personalmente.
L’importanza della voce
Quando, con la nascita di Whatsapp, ci lamentavamo di dover ascoltare messaggi vocali infiniti, non avremmo mai potuto immaginare l’importanza che la voce avrebbe assunto di lì a poco, al punto da diventare uno dei digital trend più rilevanti degli ultimi anni.
Il 2020 era stato annunciato come “l’anno della voce”, in cui comandi vocali e podcast l’avrebbero fatta da padrone. Non è un caso, quindi, che la nascita di Clubhouse sia avvenuta proprio l’anno scorso, in piena pandemia.
In questo caso non si tratta né di messaggi vocali, né di podcast, dato che il valore aggiunto sta proprio nel fatto che si tratti di una conversazione in presa diretta, tanto che non è possibile recuperare quanto è stato detto prima del proprio accesso alla stanza.
Si tratta, insomma, di contenuti di cui puoi usufruire solo in diretta, come fosse una videochiamata di gruppo, con la differenza che interagisci – il più delle volte – con completi sconosciuti, e lo fai solo utilizzando la voce, senza preoccuparti di come appari in camera, di cosa indossi o di dove ti trovi. La voce rivela l’essenza più profonda di una persona, permettendo agli utenti di mostrarsi per quello che sono: “l’intonazione, l’inflessione e l’emozione trasmesse attraverso la voce consentono di cogliere sfumature e formare connessioni umane”, spiegano i fondatori di Clubhouse. Sarà anche per questo che, rispetto ad altri social, “le persone tendono ad essere più responsabili di quello che dicono”, come scrive Stefano Maggi, docente di Contenuti Creativi per il Web alla IULM di Milano.
Clubhouse elimina quindi sia il contatto visivo, con la conseguente ansia da prestazione che spinge a mostrare un’immagine di sé distorta da filtri e ritocchi, sia i limiti della comunicazione scritta, che non avviene mai realmente in presa diretta, e che porta a fraintendere toni e intenzioni. Grazie al solo ausilio della voce è quindi possibile intraprendere conversazioni più dirette, sincere ed empatiche, che possano – ce lo auguriamo – portare a legami “virtuali” più stretti e profondi.
Anche per un brand può essere utile cominciare ad esplorare le possibilità di questo nuovo social, che permette di instaurare un contatto più diretto con i propri clienti.
Per consigli su come utilizzare Clubhouse, contattaci!